Info "sigaretta elettronica"
Prof. Veronesi:
-"Qualcuno ha inventato le ‘free tobacco cigarettes’ (Sigarette Elettroniche) ed a noi oncologi sono apparse come un miraggio”
-“Perdiamo 30 mila persone l’anno per cancro polmonare, in larga parte dovuto al fumo di sigaretta.
-"La sigaretta elettronica è assolutamente innocua e non è cancerogena"
-"La sigaretta elettronica non è dannosa. Va abolito il Monopolio di Stato"
FILMATI:
Attenzione ai liquidi contraffatti
Vengono venduti online o da negozi poco seri liquidi contraffatti di vari marchi
Una vera e propria rivoluzione per il mondo dei fumatori, un modo piacevole per non rinunciare a un'abitudine tanto cara quanto dannosa.
La sigaretta elettronica (o e-cigarette) è un dispositivo elettronico che emula i tradizionali prodotti per il fumo, quali le sigarette, i sigari e le pipe.
È uno strumento dotato di una batteria ricaricabile che consente di inalare vapore di una soluzione di glicole propilenico, glicerolo, nicotina (in quantità variabile o anche assente) e aromi alimentari.
Il vapore inalato consente di provare un sapore e una sensazione simile a quella provata inalando il fumo di tabacco di una tradizionale sigaretta. Non essendovi combustione, però, non v'è alcun rischio cancerogeno legato a tale processo.
Anche l'estetica delle sigarette elettroniche è, di norma, del tutto simile al prodotto tradizionale.
Funzionamento
Quando l'utilizzatore inala attraverso il filtro, il flusso d'aria viene individuato da un sensore presente nella batteria che cosi viene attivata. Questa una volta attivata alimenta il vaporizzatore (atomizzatore) che riscalda la soluzione liquida, contenuta in una cartuccia presente nel "filtro" o in un apposito serbatoio, denominato "Tank", che provvede a inumidire un avvolgimento ad archetto presente sulla sommità dell'atomizzatore stesso. Il vapore generato viene cosi inalato dall'utilizzatore, che ne trarrà la sensazione anche visiva di fumare una sigaretta di tabacco.
Salute
LIAF, Lega Italiana Antifumo, in collaborazione con l’Università di Catania, ha intrapreso nel 2010 uno studio sulle sigarette elettroniche. I risultati fin’ora ottenuti sono positivi, infatti le sigarette elettroniche non risultano tossiche, inoltre i dati preliminari degli studi attualmente in corso, dimostrano che sono un valido aiuto per diminuire il numero di sigarette e per chi vuole smettere di fumare.
Laureatosi in Medicina e Chirurgia presso l'Università degli studi di Milano nel 1952, entra all'Istituto nazionale per lo Studio e la Cura dei Tumori come volontario e ne diventa Direttore Generale nel 1975.
Nel 1965 ha partecipato alla fondazione dell'AIRC e ha fondato nel 1982 la Scuola Europea di Oncologia.
Ha fondato, nel 1991, ed è stato direttore scientifico dell'IEO - Istituto Europeo di Oncologia una prima volta dal 1994 al 2000 e, successivamente, dal 2001 a oggi.
Nel 2003 è stata istituita la Fondazione Umberto Veronesi.
Il nome di Veronesi è legato a contributi scientifici e culturali riconosciuti e apprezzati in tutto il Mondo.
Nel 1993 è stato nominato dall'allora Ministro della Sanità Raffaele Costa membro della commissione nazionale incaricata di redigere un piano contro le malattie tumorali.
Il 25 aprile 2000 è stato incaricato del Ministero della Sanità nel Governo Amato II, fino all'11 giugno 2001.
In qualità di ministro si è battuto in particolare per una legge antifumo.[18]
Dal 29 aprile 2008 fino al febbraio 2011 è stato senatore del Parlamento Italiano nella XVI Legislatura.[19]
Nel 2009 è diventato "ambassador" del movimento Internet for Peace[20], fondato dalla rivista Wired Italia con lo scopo di candidare internet al premio Nobel per la pace nel 2010.
Per sua iniziativa è nato inoltre il progetto Science for Peace, che ha come obiettivo la nascita di un movimento per la pace guidato da personalità del mondo scientifico, tra cui diversi premi Nobel.
Dal 2010 è presidente del comitato scientifico della Fondazione Italia USA.
Il 5 novembre 2010 è stato nominato presidente dell'Agenzia per la sicurezza nucleare italiana.
Il 3 settembre 2011 si è dimesso dall'agenzia in polemica con il governo lamentando l'assenza di una sede, di un decreto formale di nomina e delle strutture minime per consentire all'agenzia di iniziare le sue attività[24].
Umberto Veronesi:
“Se tutti coloro che fumano sigarette tradizionali si mettessero a fumare sigarette senza tabacco (le sigarette elettroniche) salveremmo almeno 30 mila vite all’anno in Italia e 500 milioni nel mondo” aveva detto ieri Veronesi, in occasione della presentazione di uno studio pilota sull’e-cig condotto dall’Ieo (Istituto Europeo di Oncologia) e delle nuove ricerche in programma sulla sigaretta senza tabacco: “Perdiamo 30 mila persone l’anno per cancro polmonare, in larga parte dovuto al fumo di sigaretta. E’ come se ogni giorno si schiantasse un aereo con 100 persone a bordo. Ma di questi morti non si parla, vengono ignorati perché la vita deve continuare senza preoccupazioni. Stiamo dibattendo del più grave problema sanitario del nostro secolo: lo stop al fumo. Per questo – diceva l’ex ministro della Sanità – abbiamo il dovere morale di studiare scientificamente la sigaretta ‘smoke free’ e l’Istituto Europeo di Oncologia lo ha fatto.
Veronesi: "Qualcuno ha inventato le ‘free tobacco cigarettes’ (Sigarette Elettroniche) ed a noi oncologi sono apparse come un miraggio”
Il fumo continua a essere una catastrofe mondiale e non possiamo far finta di niente, perché lo Stato ci guadagna con le sigarette. Le campagne per sensibilizzare la popolazione sono sostenute solo da associazioni di volontariato e i fumatori in Italia sono diminuiti negli anni ma non abbastanza. E’ una sconfitta sul fronte della comunicazione.
Il Prof. Veronesi intervenuto all'incontro con i giornalisti per presentare i risultati di uno studio pilota sull'utilizzo dell'e-cig, sulle sigarette elettroniche accusa il governo di "remare contro".
"Ignorate le centinaia di morti dovute al tabacco"
"Il dibattito sulla sigaretta tobacco-free – afferma Veronesi – si è concentrato soprattutto sul mercato: chi le deve vendere, quali interessi nascondono e se lo Stato ci deve o ci può guadagnare. Pochi si sono soffermati sul cuore della questione: la salute dei cittadini. Le centinaia di morti quotidiane dovute al tabacco vengono ignorate ed è ignorato il loro dolore. Addirittura il nostro Stato, attraverso il Monopolio sui pacchetti di sigarette, lucra su questa tragedia invece di combatterla con ogni mezzo che la ricerca scientifica mette a disposizione".
L'accusa al governo: imposta del 60% su e-cig
E "il governo – continua Veronesi - rema contro, avendo messo una imposta del 60% sulle sigarette elettroniche, imposta che ha fatto sparire dal mercato moltissimi produttori. Non è la moda della e-cig – precisa – che si è sgonfiata, è la tassazione che ha fatto chiudere i negozi". Per il direttore dell'Ieo, "certo, lo Stato crede di guadagnarci di più con le sigarette tradizionali, senza pensare che, al contrario, ogni anno spende tre miliardi di euro per curare i 50 mila tumori che si sviluppano in Italia a causa del fumo". Invece, secondo Veronesi, bisognerebbe diffondere fra i fumatori una e-cig, certamente super controllata nei suoi parametri principali, per evitare che chiunque possa utilizzare sostanze e aromi senza alcun controllo. In alcuni Paesi questi dispositivi sono attualmente vietati. Nell'Unione Europea la situazione è complessa e vi è una sostanziale difformità tra i vari Paesi: mentre in alcuni è allo studio una possibile regolamentazione, in altri casi (ad esempio Belgio e Danimarca) le tobacco-free-cigarette sono considerati prodotti farmaceutici e come tali sottoposti alle agenzie regolatorie.
"Ho incontrato il ministro Lorenzin, che ho trovato entusiasta della e-cig, qualche giorno fa – ha detto Veronesi - le ho chiesto di impegnarsi per diffondere la sigaretta senza tabacco. La rivedrò lunedì e gliene parlerò di nuovo", anche alla luce dei risultati presentati oggi all'Ieo.
Il Prof. Veronesi risponde a un lettore del Corriere della Sera.
LA SIGARETTA ELETTRONICA E' ASSOLUTAMENTE INNOCUA"
La Sigaretta Elettronica promossa dai cardiologi
"da Salute e Benessere"
Risultati di ricerca sulla Sigaretta Elettronica
del Prof.Dott. Riccardo Polosa
Il Prof. RICCARDO POLOSA,
esperto internazionale di tabagismo, sta conducendo l'unico studio clinico in Europa sulle sigarette elettroniche.
Il Prof. Riccardo Polosa é:
- Professore Ordinario di Medicina Interna dell'Università di Catania, Italia
- Professore Onorario di Medicina presso l'Università di Southampton, UK
- Direttore del CPCT, Centro Universitario Prevenzione e Cura del Tabagismo dell'Azienda Policlinico Vittorio Emanuele, Catania
- Direttore dell'Istituto di Medicina Interna e Immunologia Clinica dell'Università di Catania
- Consulente del Comitato Direttivo Nazionale, GOLD, per la dipendenza da tabacco
- Consulente della Global Health Alliance for Tobacco Dependence - Consulente e Organizzatore dei corsi internazionali di Smoking Cessation per l'ERS, European Respiratory Society
- Consulente esperto in problemi fumo correlati per l' ELF, European Lung Foundation
- Consulente del Comitato dell'AAAI American Academy of Allergy Asthma and Immunology
- Fondatore e consulente scientifico LIAF - Lega Italiana AntiFumo
- Editore Associato di tre riviste medico-scientifiche internazionali
- Autore di oltre 600 pubblicazioni scientifiche di cui 200 articoli originali (per visionare le pubblicazioni é possibile consultare i database PubMed e EMBASE).
- Coordinatore studi internazionali sul tabagismo:
1. Fumo e tabagismo nel diabete (sponsor: Pfizer US Inc.)
2. Electronic cigarette - ricerca clinica sulle Sigarette Elettroniche (su campioni forniti da Categoria Group)
Lo studio pilota sugli effetti e la sicurezza delle Sigarette Elettroniche condotto dal Prof. Riccardo Polosa, é stato appena concluso.
I TEST TOSSICOLOGICI:
Dai test tossicologici non risultano sostanze nocive
EFFETTI COLLATERALI:
I partecipanti allo studio non hanno riportato effetti collaterali.
EFFETTI POSITIVI:
La sigaretta elettronica può rappresentare un'alternativa a basso rischio rispetto al fumo di sigaretta tradizionale. Inoltre, molti partecipanti allo studio hanno ridotto sostanzialmente l'uso di sigarette ed alcuni hanno anche smesso di fumare.